... E TU SEI IL NUMERO ...

domenica 25 gennaio 2009

APERTA A ROMA UNA SECONDA ‘CASA POUND’ DEI FASCISTI


--- DaL mOvImEnTo ---
Con la protezione della Digos e l’assegnazione del Comune
APERTA A ROMA UNA SECONDA ‘CASA POUND’ DEI FASCISTI
Pioggia di bulloni sui manifestanti antifascisti lanciati da attivisti di Casa Pound


Sabato 24: a Milano un imponente corteo di 5000 persone attraversava la città per dire no allo sgombero dello storico centro sociale ‘Cox18’; a Napoli un altro corteo, sfidando la pioggia, ha sfilato con il duplice scopo (raggiunto) di impedire ai fascisti de ‘la Destra’ del truffatore affarista Francesco Storace di raggiungere il centro storico della città con il loro corteo, provocatorio in una città Medaglia d’Oro per la Resistenza come Napoli, e di riaffermare con forza il carattere antifascista della bella città campana.
Ma sabato 24, purtroppo, anche a Roma gli antifascisti sono dovuti scendere in piazza, in un corteo partito e terminato, dopo un giro nel quartiere, a Piazzale della Radio, per protestare contro la nuova occupazione dell’associazione fascista (appena fuoriuscita da ‘Fiamma Tricolore’) ‘Casa Pound Italia’, chiamata ‘Uscocchia’ (in riferimento a D’Annunzio…).
Poco tempo prima, durante l’autunno, era stato occupato dal movimento studentesco uno stabile non molto lontano da lì, a via Induno, con l’obiettivo di tenerlo aperto soltanto per due giorni, in modo da far capire quanto fossero necessari nuovi spazi sociali nel quartiere… le “forze dell’ordine” però, in quel caso, non hanno saputo resistere alla tentazione di sgomberarlo nemmeno per quei due giorni, e gli studenti che vi si trovavano sono stati identificati e cacciati.
Sempre non molto tempo fa, inoltre, il centro sociale ‘Horus’, occupato nel 2007, era stato sgomberato dalla Digos e, quando poche settimane dopo è stato rioccupato, i compagni hanno ritrovato danni per migliaia di € e i muri ricoperti di svastiche e scritte nazifasciste… nonostante la polizia avesse garantito che nulla all’interno sarebbe stato toccato… da “altri”.
Vediamo invece com’è la storia di questa ‘Uscocchia’…
COMUNICATO CITTADINO ANTIFASCIST* ROMA:
<neonazista Casapound[1] ha occupato una
struttura comunale in via Pellati, al quartiere Portuense. Ancora una volta la
destra estrema tenta di mettere piede in una parte di Roma che negli anni ha
saputo mantenere alta l’attenzione e prevenire che si aprissero nuove sedi
fasciste, sempre attenta alle tante culture che la abitano.

Questo spazio, originariamente
destinato ad un centro ricreativo per anziani, è stato per un paio di giorni
presidiato da qualche decina di nostalgici, che dichiarano di voler riavviare
al suo interno l’attività dell’associazione “Anni verdi”[2], già
chiusa per aver sottratto alla sanità laziale ben 1.200.000 euro, speculando
sui servizi ai disabili. Tutto questo con il beneplacito di consiglieri
comunali e municipali del PDL, che stanno garantendo a questi pochi e marginali
squadristi, l’apertura di una trattativa per l’assegnazione in zona di un posto
pubblico, pagato con soldi pubblici.[3]

Il sindaco Alemanno, e buona
parte della maggioranza, che non ha mai rinnegato il proprio attivismo
fascista, sono saliti al Campidoglio con il proposito di cambiare radicalmente
il volto di questa città. Non possiamo permettere che ciò avvenga con la
legittimazione di chi ha compiuto decine di aggressioni e intimidazioni ai
danni di immigrati, studenti ed attivisti di sinistra, come quella che ha
portato all’omicidio di Renato Biagetti[4], sul
litorale di Focene, o quella contro gli studenti in Piazza Navona lo scorso
ottobre[5].

Esprimiamo la nostra ferma
opposizione a qualsiasi assegnazione di beni pubblici a chi rivendica la
cultura dello squadrismo fascista, rendendo sempre più invivibili le nostre
città>>.

Per giorni, infatti, la zona è stata presidiata con volantinaggi.
Ma i fascisti non hanno avuto paura (loro “credono, obbediscono, combattono”, ma di certo non hanno paura…): non ne avevano motivo, del resto!: 21 camionette della Digos hanno difeso l’occupazione e continuano a difenderla, blindandola.

Sabato 24, poi, circa 500 antifascisti hanno sfilato per il quartiere, sotto una pioggia incessante, raccogliendo le simpatie dei passanti (dai negozianti che affiggevano i volantini antifascisti nelle loro bacheche a ragazzi e ragazze che passavano lì per caso e poi si sono uniti alla manifestazione) e lanciando canti e slogan antifascisti.
Hanno raccolto anche un’altra cosa, però: le rondelle di ferro lanciate sui manifestanti da qualche infame fascista appostato nelle vicinanze e che purtroppo non è stato visto… Si sarà nascosto bene! Per fortuna nessuno si è fatto male sotto la pioggia di rondelle; c’è stato solo un fanale rotto di una macchina ferma lì vicino. Anche le ronde fatte dai fascisti prima e dopo il corteo, con lo scopo evidente di “pizzicare” qualche ragazzo o ragazza isolati dagli altri per massacrarli, non hanno avuto successo grazie all’accortezza dei compagni.
Insomma, a chi ancora credesse che le istituzioni (con Alemanno come con Veltroni) siano colpevoli di essere equidistanti fra sinistra e fascisti, dobbiamo dire che non più di “equidistanza” si tratta (che già di per sé era una cosa gravissima e un insulto ai partigiani che diedero la propria vita per liberare il paese), ma di aperto favoreggiamento e di esplicita alleanza tra fascisti e istituzioni.
Ma verrà il momento in cui questo favoreggiamento smaschererà definitivamente, agli occhi del popolo, questi nostalgici di Mussolini, permettendo a chiunque di riconoscere la loro vera faccia: quella di servi della classe dominante e dei suoi interessi.

Nessun commento:

Posta un commento